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Planarità e risanamento dei giunti delle pavimentazioni delle logistiche

7 Dicembre 2022

Prima di addentrarci nel focus dell’articolo, la planarità e il risanamento dei giunti per le pavimentazioni in logistica, è bene spiegare alcuni concetti che hanno a che fare con questo tipo di intervento.

Che cosa sono i giunti per pavimentazioni

Per cominciare, è bene chiarire cosa sono i giunti in riferimento alle pavimentazioni. Il giunto è un dispositivo collocato sotto al pavimento con lo scopo di assorbire le sollecitazioni esterne, in modo da proteggere l’integrità del pavimento. I giunti sono fondamentali per ‘ammortizzare’ gli effetti di dilatazione termica e sono efficaci nel tutelare la struttura da vibrazioni, urti e pressioni di ogni genere.

Le pavimentazioni per la logistica

Gli spazi destinati alla logistica, come magazzini o capannoni, richiedono pavimentazioni realizzate in modo specifico per garantire due qualità:

  • Planarità: per consentire uno spostamento agevole e sicuro ai muletti.
  • Solidità strutturale: necessaria per assicurare una tenuta ottimale alla pressione di scaffali, muletti e macchinari.

Per tale ragione, la realizzazione di pavimenti per la logistica è sottoposta a rigidissimi criteri che chiariscono il margine tolleranza di planarità tollerato e la solidità dei materiali adottati. Le aziende che operano nella logistica sono inoltre soggette a costanti controlli, orientati ad assicurare che le pavimentazioni rispettino i parametri di legge. Ecco perché gli interventi di planarità e risanamento dei giunti nelle pavimentazioni logistiche sono da ritenersi imprescindibili.

Che cos’è la planarità

La planarità è una verifica che si rende necessaria per la realizzazione di coperture orizzontali. L’attività consente di accertare che i valori di regolarità della superficie siano conformi agli standard richiesti. Una pavimentazione viene definita perfettamente piana se tutti i punti della superficie sono allo stesso livello.

Come si effettua la planarità dei giunti

La planarità dei giunti viene eseguita attraverso una staggia, uno strumento composto da un’asta, di forma rettangolare e solitamente realizzata in legno o in metallo. La lunghezza della staggia è corrispondente all’unità di misura scelta per la rilevazione - solitamente si usa quella da 1, 2 o 3 metri.

La misurazione relativa alla planarità dei giunti, propedeutica al conseguimento della certificazione di uniformità, viene eseguita a campione su punti del pavimento posti a 50 cm dai giunti. Ai margini della staggia vengono posti due tasselli con una base di 50x50 millimetri, ovvero il livello di tolleranza massima previsto dalla legge; un terzo tassello delle stesse dimensioni dei primi due viene invece utilizzato come unità di misura. Se il 90% della superficie rispetta i valori massimi di tolleranza, la pavimentazione risulta a norma.

Che cos’è il risanamento dei giunti

Nelle costruzioni in calcestruzzo, i giunti rappresentano l’elemento più fragile e maggiormente esposto a danneggiamento. Specie nei contesti dedicati alla produzione industriale e alla logistica, i pavimenti sono sottoposti a una costante pressione esercitata dal traffico di veicoli, che ne causano rotture, sgretolamenti e sbrecciatura.

Ecco perché si configura spesso come fondamentale eseguire un intervento di risanamento dei giunti, che consiste nella riparazione dei giunti danneggiati, al fine di prolungare il ciclo di vita del pavimento. La riparazione non serve solo a garantire la durevolezza della superficie, ma anche a salvaguardare l’integrità dei macchinari e la sicurezza degli operatori.

Come si effettua il risanamento dei giunti

Il risanamento dei giunti risulta necessario nel caso in cui essi presentino segni di deterioramento, usura o danneggiamenti. 

Per intervenire, si procede prima di tutto con una verifica che serve per accertare che le lastre in calcestruzzo non siano soggette a spostamenti verticali, altrimenti sarà necessario, prima di risanare il pavimento, consolidare la sovrastruttura della superficie.

A quel punto si procede con la ricostruzione del giunto. Qui esponiamo il metodo della travetta in resina. Il travetto è una trave di piccole dimensioni con funzione portante.

La prima cosa da fare è tagliare il travetto mediante disco diamantato. L’ampiezza del taglio sarà pari a quella del massimo degrado del giunto. Quindi, tramite martello pneumatico o scarificatrice, si procede con la rottura della sezione di pavimento interessata dell’operazione. Una volta eliminati i detriti e le polveri generati durante la rottura, si passa all'inserimento del primer, un fissativo che permette di impermeabilizzare il pavimento.
Ora la zona è pronta per la posa di malta resinosa; il travetto viene dunque riempito, lisciato e adoperato per la realizzazione del nuovo giunto, che viene infine sigillato mediante resine poliuretaniche.

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